Osprey Center Pothiolampi

L'Osprey Center Pothiolampi come dice il nome è un centro dove poter osservare e fotografare i falchi pescatori. E' sito in Finlandia, presso la località di Kangasala, a circa 25 km da Tampere. Il loro sito web:http://www.saaksisaatio.fi/en/ospreycenter/

Arrivare è facile, c'è un volo di Ryanair che collega Bergamo con Tampere. Il volo c'è la domenica, il mercoledì e il venerdì (almeno con gli orari attuali). La durata è circa 3 ore.

Noleggiare un'auto non è indispensabile, perché il centro può mandare una persona per il pick-up, ma sicuramente molto utile per potersi muovere la sera. Avendo prenotato su internet il prezzo era molto buono e all'arrivo abbiamo trovato un'auto perfetta, più grande di quella prenotata.

All'arrivo ci è venuti a prendere mister Yukka che parlava un inglese orribile, ci ha accompagnati in un supermercato per pendere un po' di provviste e poi ci ha guidati fino all'Osprey Center. Questo servizio ha un costo di 25 €. Con il navigatore GPS saremmo sicuramente arrivati a destinazione senza l'aiuto di Yukka, ma in ogni caso la sua presenza era necessaria perché all'ora del nostro arrivo il centro era già chiuso quindi serviva qualcuno che ci desse la chiavi.



Yukka ci ha fatto vedere i capanni e ci ha spiegato come operare, ci ha raccomandato di chiudere sempre la sbarra di ingresso e di stare attenti alla nostra roba perché c'era qualche rischio di delinquenza (hoolighan) la cosa ci ha stupiti giacché è risaputo che la Finlandia ha uno dei tassi di criminalità più bassi d'Europa.

All'interno del centro ci sono anche alcuni alloggi, dove noi, ahimé, abbiamo pernottato. Alloggio perfettamente pulito e dotato di tutto, ma con le dimensioni pari o inferiori a quelle di una cella di clausura. Se dovessi tornare cercherei un B&B nelle vicinanze, anche perché il prezzo era irragionevolmente caro (150 € al giorno!).

La parte dedicata all'osservazione e alla fotografia dei falchi pescatori è posta dietro ad un piccolo boschetto a circa 500 m dal centro di accoglienza, e si raggiunge oltrepassando un piccolo fiume che collega due grandi laghi. Il sito è composto da una serie di vasche di allevamento delle trote che prendono acqua dal piccolo fiume. Queste vasche sono coperte con reti per evitare che le trote siano predate dai falchi pescatori, dai cenerini e dai gabbiani. A valle delle vasche di allevamento c'è un'ulteriore piccola vasca, anch'essa in acqua corrente, in cui vengono trasferiti i pesci dedicati ai falchi pescatori.



Questa vasca è attorniata da 6 capanni, 2 posti sul lato sud, uno a nord ovest (detto bunker, posto a filo d'acqua), una torretta a sud ovest, e due capanni più lontani per i passaggi al volo, uno posto a est e uno a nord.

Tutti i capanni sono ben realizzati e dotati di attrezzatura per montare le teste dei cavalletti e di beam bags.



La vasca è molto piccola, quindi i falchi pescano molto vicino ai capanni, è fondamentale avere ottiche non molto lunghe. Il mio 400 mm montato su aps-c era dannatamente lungo, mi sono maledetto di non aver portato il pompone. Anche il 300 mm spesso risulta troppo lungo se montato su aps-c.

Nonostante la perfetta organizzazione del sito, fotografare i falchi pescatori non è facile. Dai capanni si ha poca visibilità, quindi li si vede piombare in acqua solo all'ultimo minuto, poi, in pochi secondi volano via con il loro pescione attaccato agli artigli. Se il pesce pescato è grosso i falchi fanno più fatica ad uscire dall'acqua e si ha più tempo per fotografarli. In ogni caso viaggiano molto veloci e l'autofocus è messo a dura prova. Alla fine non sono molti gli scatti decenti che si riescono a portare a casa.

Il costo di questi capanni è alto (140 € giorno), ma commisurato alla qualità dell'organizzazione.

Ottimo reportage ...grazie Stefano

ottimo report
grazie

Ben descritto il posto Ste.
Dissento fortemente solo sul prezzo del capanno: 140 euro a persona è nulla in confronto al culo che si sono fatti questi per organizzare i capanni, tenerli funzionanti e funzionali, per tenere il lago murato di trote, per tenere aperto il centro nel suo complesso, e per le occasioni fotografiche che ti danno.
I prezzi di mercato per capanni in cui fotografi degli "sparroncini" con poca valenza naturalistica e fotografica costano per l'appunto 140 euro in posti meno costosi della Finlandia.
A tal proposito proporzionalmente, questo capanno potrebbe costare almeno il doppio senza destare nessuno scandalo.
(Finnature ad esempio per fare foto all'aquila reale credo faccia pagare sui 300 euro al giorno, quindi..)

@Michele: se leggi bene ho detto che il prezzo è alto, ma commisurato a quello che ti danno. Non si può certo dire che 140 € siano pochi soldi, ma sono giusti per quell contesto.

in una giornata fotografica quante volte pescano i falchi?

Noi siamo stati fortunati e almeno una ventina di pescate le hanno fatte (se contiamo anche i tuffi andati a vuoto, si arriva anche a trenta).

Stefanos ha scritto:Noi siamo stati fortunati e almeno una ventina di pescate le hanno fatte (se contiamo anche i tuffi andati a vuoto, si arriva anche a trenta).

Il secondo giorno certamente più di trenta, siamo stati davvero fortunati.
Considerando il fatto che questo è di solito il momento di massima attività vista la presenza dei falchi "locali" e di quelli già in migrazione, negli anni passati si arrivava anche a 70-80 pescate al giorno, mentre da un paio d'anni molto meno.
Il fattore vento gioca la parte fondamentale: se spira da nord, si tuffano di culo e se ne vanno di culo e quindi uno potrebbe sclerare perchè vedrebbe una giornata di tutti a pochi metri con la sola possibilità di fare foto alla Keenkya (di culo).